Ho cercato il tuo nome sui cuscini dell'Ikea e ho trovato lacrime di vetro nel frappè alla mela verde con sapore di rosa che suonavano clarinetti stonati e vitrei malinconici nella pioggia gutturale dei seni di un orco sgualcito dalla TV sempre più a pagamento.
venerdì 27 aprile 2012
venerdì 20 aprile 2012
All you need is Pizza
Pizza è comfort food. Riempie i vuoti incolmabili del mio stomaco.
La pizza fatta bene, s'intende. Provate con la lunga lievitazione, i risultati sono ottimi.
lunedì 16 aprile 2012
Felicità - Termine minimo di conservazione
Altrimenti noto come data di scadenza. Tu le compri le uova, perché le vuoi. Le vuoi mangiare, ti piace la frittata. Però - c'è il però - tu sei consapevole, al momento dell'acquisto, che le dovrai usare entro i 28 giorni dalla data di deposizione.
Sicché, 28 giorni di omelette, occhi di bue, uova in camicia o strapazzate, alla coque, sode, ripiene, in cocotte. Le usi per fare la pasta fresca. In una torta al limone. Un sufflè al cioccolato.
Le frittelle. I pancakes. Lo sformato.
Meringhe. Maionese.
Affrettati. Prepara quello che puoi. Cucina ciò che vuoi.
I 28 giorni passano in fretta.
Laura ama Batman - parte 2
Seconda parte dell'amore che provo nei confronti del Cavaliere Oscuro.
Adoro anche i diagrammi di Eulero-Venn.
Se l'altro giorno scrivevo degli inizi, è tempo di The Dark Knight. Adrenalina pura.
Merito anche del Joker, interpretato da Heath Ledger.
Joker è il Male assoluto. Perché non è il tipico lupo che arraffa per il proprio interesse. In culo ai soldi, pensa, mentre ne brucia una montagna. Il Male è malvagio quando è folle, illogico e imprevedibile.
La giusta immagine del diavolo.
Batman vi si deve opporre, stavolta comprendendo il valore della legalità. Collabora con la parte ancora integra delle forze di polizia e appoggia (sia come uomo pubblico che eroe mascherato) il nuovo procuratore distrettuale, Harvey Dent.
Ma il Joker è un osso duro. E non è l'unico cattivo della storia.
Batman è l'eroe che Gotham merita, ma non quello di cui ha bisogno ora. Non è l'oscurità il giusto simbolo per la ripresa.
"Io dovevo ispirare il bene, non la follia, la morte." (Batman)
venerdì 13 aprile 2012
Essenziale è
Godersi le piccole cose.
Che entrano dentro.
Se te le godi, le ricordi e ti permettono di raggiungere una vetta che esiste.
Non quella della grandiosità che ti immagini, quella si che è un'idea da iperuranio più che inesistente. Nelle piccole cose è la risposta.
giovedì 12 aprile 2012
La termodinamica del popcorn
Chicchi di mais scoppiettanti. Direttamente dal Nuovo Mondo, nel 1492 Colombo approda, trova questi sedicenti Aztechi agghindati con ghirlande commestibili (le venderanno nei sexy shop?) e qualche secolo dopo te li ritrovi al supermercato in buste da mezzo chilo.
I più nerd si chiedono: come fanno a scoppiettare?
Il guscio trasmette molto bene il calore, l'interno si surriscalda, l'acqua presente inizia ad evaporare, aumentando la pressione. Visto che il guscio, testardo, resiste e non si rompe, l'acqua va a colpire le proteine e l'amido dell'endosperma, ammorbidendolo. La pressione aumenta fino a 9 atmosfere (una pentola a pressione normale arriva a 2) raggiungendo i 180° circa. Il chicco, stanco e annoiato, esplode.
Per le ragazze a dieta: i popcorn hanno un peso specifico molto basso, cioè il rapporto peso-volume determina un indice di sazietà piuttosto alto. Comprate il popcorn naturale, fatelo scoppiettare a casa. Le buste contengono grassi vegetali, talvolta idrogenati, strane scritte quali "aroma di burro" ma soprattutto, quantità di sale astronomiche. E non gastronomiche.
mercoledì 11 aprile 2012
Laura ama Batman - parte 1
Volevo chiamare il blog "Batman ama Robin". D'amore platonico, s'intende.
Adoro Batman, eroe della notte, eroe dall'identità segreta.
Di giorno è Bruce Wayne, miliardario, playboy superficialotto, che vive di rendita dopo la morte dei genitori.
Glieli hanno uccisi, i genitori. Lui aveva otto anni, quando all'uscita dal cinema un rapinatore tira fuori la pistola e li uccide. Il bambino assiste alla scena. Il bambino cresce e con lui cresce la sete di giustizia.
La decisione è: combattere la criminalità a Gotham City. Perché la polizia non ci riesce. Tra una tangente, una ciambella e l'incapacità della divisa, i poliziotti di Gotham sono e si rendono impotenti.
Per combattere, la maschera. Anche perché Batman opera da fuorilegge, combatte i criminali con altrettanta criminalità. Da qui il mascheramento.
Il pipistrello. Fobia di Bruce. Bruce sfrutta la sua fobia per terrorizzare qualcun altro. Scopri quello di cui hai più paura e vacci a vivere insieme, dice Chuck Palahniuk. Il personaggio ha una forza nella sua immagine che è negativa, oscura, raccapricciante. Il giustiziere sembra il demonio.
Batman è la dura presa di posizione contro l'uomo lupo. Homo homini lupus, si diceva una volta.
Non ha superpoteri, solo una barca di soldi da usare in nuove tecnologie per combattere la feccia. Allenamento fisico e spirituale compresi.
"Ho fatto una promessa ai miei genitori. Liberare questa città dal male che stroncò le loro vite. Non importa a cosa assomigli questo male, o come si presenti. Io credo che un giorno riuscirò a mantenere questa promessa. Devo. Io credo in Batman."
domenica 8 aprile 2012
Il mondo finisce se lo mangi.
Impersonando un pidocchio che mangia una pera.
"Gli scienziati dicono che la pera a forza di mangiarla finirà. Dico, ma come può finire la pera? La pera è inesauribile, la pera, no? Per esempio: la nostra generazione di pidocchi esiste da moltissimo tempo. Noi siamo nati più di tre giorni fa, e tre giorni fa la pera già esisteva, e questo significa che esisterà sempre e esisterà per sempre. La pera è inesauribile e possiamo continuare a mangiarla all'infinito. Il nostro motto dice: "L'universo si sta espandendo? E chi se ne frega? Questo non cambierà le distanze tra il bagno e la cucina".
mercoledì 4 aprile 2012
Mondrian ha fame
Mondrian, pittore realista. L'Olanda è come Mondrian la dipinge. L'equivoco è nel credere che Mondrian sia un pittore astratto. Case bianche o nere, con strisce bianche o nere e finestre rosse e blu. Linee orizzontali del paesaggio. Canali, strade, dighe.
lunedì 2 aprile 2012
Televisione Alta Voracità
Ancora una
volta, la televisione, il quinto potere, la fa da padrona. Lo status di vip del
piccolo schermo ha permesso ad Antonella Clerici e Bruno Vespa di pubblicare Vino&Cucina, sottotitolato con un
chiaro e angosciante 100 ricette della
tradizione italiana abbinate a 200 dei nostri migliori vini.
Vespa, nella
parte dell’enologo esperto, già diceva la sua nelle rubriche di Capital e
Panorama. L’altro volto di Rai Uno, Antonella Clerici, conduce da ben dodici
anni La prova del cuoco conquistando quotidianamente
il 18% dello share. Una gran bella fetta.
Da una parte la
gara, la competizione tra chef in coppia con i novelli, dall’altra i consigli
per un pubblico che va dalla massaia priva di creatività al lavoratore sperso
nel niente del pranzo.
L’appetito vien
guardando, dice il format gastronomico medio. Sempre per il Made in Italy,
Benedetta Parodi (I menù di Benedetta,
La7) guadagna quotidianamente il 2,7% di share circa sfruttando l’incanto del semi-homemade. Prendi gli spinaci surgelati,
svuota la busta del grana pre-grattugiato, unisci la pancetta già a dadini,
butta tutto nella pasta sfoglia (la trovate già arrotolata nella carta forno al
supermercato) ed ecco pronto l’intingolo “quasi” fatto in casa.
Padella,
grembiule e minipimer. C’è qualcuno come me dietro ai fornelli, che sa come
padroneggiare la situazione e questo mi rasserena, tranquillizza, rilassa. Mi
intrattiene. Allo stesso tempo, regalandomi ricette. Grazie per avere colmato
il mio vuoto creativo quotidiano.
Pensare che
tutto iniziò nel 1957 con Mario Soldati, scrittore e gastronomo, che per la
prima volta nella storia della televisione italiana fece del cibo il
protagonista. Soldati andava alla scoperta del territorio italiano, della
cultura e dei prodotti di essa. Proprio il prodotto perduto e la cultura di
territorio erano i grandi propositi e traguardi del Viaggio nella valle del Po. Alla ricerca dei cibi genuini. Il
documentarismo vuole mostrarci ciò che è reale e razionale, il passato e il
presente, le identità e i percorsi, gli antichi sapori. Su questa linea si
muovono Mela Verde, Pianeta Mare, Geo&Geo, che difficilmente rientrano nell’Olimpo-immaginario
della gastronomia kitch.
Perché oggi
gastronomia significa show, chef e quantità smodate di ingredienti anonimi.
L’abbondanza trimalcionica del cibo, inquadrato clinicamente dalla telecamera, quasi
ricorda che produciamo per 12 miliardi di persone, mentre a bordo ce ne sono
solo 7. Rievoca, ma non lo ricorda veramente. Benedetta prepara maionese sul
Titanic e non lo sa.
Dall’estero, gli
aiuti. Prendiamo l’ultimo caso, Bourdain: chef americano, approda sul digitale
terrestre a gennaio con Anthony Bourdain:
No Reservations (Rai5). Al centro dello schermo c’è lui, il personaggio, alle
prese con un diario di viaggio attorno al mondo, alla ricerca delle diverse
forme che le culture odierne danno al cibo. L’ego racconta, ma racconta bene e
con l’intento di trasmettere, educare, non solo intrattenere. Allora la
televisione non ti divora, né ti inghiotte più. Finalmente, la televisione ti
sazia.
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